Napoli Secondigliano, Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

Una documentarista chiede di entrare per realizzare un servizio: a lei gli internati e i detenuti ospitati nella struttura raccontano “in presa diretta” la vicenda personale e la vita quotidiana, che scorre tra varie forme di attività e aggregazione. Tra queste si snoda la storia del protagonista, Vincenzo Arte detto il maestro, un personaggio volutamente contraddittorio nel quale convivono il sogno di una fervida immaginazione creatrice ed artistica, la realtà del duro rifiuto da parte della famiglia d’origine, la “lucida” follia di chi ha perso la propria identità ma la ritrova, come un bambino, rientrando a casa.

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