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La cronaca

O.P.G. è il termine con cui si indicano gli ospedali psichiatrici giudiziari: in Italia ne esistono sei e qualche volta, con scopi diversi, se ne è parlato.

 A Napoli, fino al 2008 circa, il punto di riferimento è stato il carcere di S. Eframo, in via Imbriani, nel cuore della città vecchia. Immerso in un polmone verde, retto da un dirigente medico, l’edificio di tipo conventuale si presta ad essere sia ospedale che struttura di reclusione, ma sempre molto vitale dal punto di vista dei progetti  educativi, nella convinzione del “legame forte tra libertà ed espressione, fra espressione e cura, fra cura e restituzione al territorio vitale (S. Piro)”. Quando S. Eframo è stato dichiarato inagibile,  gli internati sono stati trasferiti in un’ala esterna del carcere di Secondigliano-Scampia, alle spalle dell’ex Area Verde, in coincidenza con l’emanazione  del D.P.C.M.  1 aprile 2008 che decretava il trasferimento al Sistema Sanitario Nazionale della Sanità Penitenziaria. Il provvedimento prevedeva, oltre alla nuova figura di un  direttore penitenziario e al coinvolgimento dei servizi territoriali, una dismissione progressiva degli O.P.G. che di fatto avrà compimento nell’aprile 2014.